Diventare 4.0? Conviene!
Sostenere le imprese italiane nel processo di trasformazione digitale: ecco l’obiettivo del Piano Transizione 4.0 approvato dalla Legge di Bilancio 2022. Scopri tutto quello che c’è da sapere sul piano di investimento del MISE.
Transizione 4.0: cos’è?
Tra le misure previste dal PNRR rientra Transizione 4.0, un piano di investimento del Ministero dello sviluppo economico che prevede quasi 19 miliardi di euro da destinare alle imprese italiane entro il 31 dicembre 2022.
Transizione 4.0 sostituisce i precedenti Impresa 4.0 e Industry 4.0, ma lo scopo resta lo stesso: supportare la trasformazione digitale delle aziende e alimentarne la competitività sul mercato.
Per quali aree sono previste le agevolazioni?
Transizione 4.0 è una misura unica, ma che prevede aliquote diverse a seconda delle categorie di beni. Le agevolazioni hanno l’obiettivo di incentivare e supportare gli investimenti delle imprese in tre aree principali:
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beni strumentali, materiali e immateriali, che agevolino la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi
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ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica (con un occhio di riguardo per la green economy), design e ideazione estetica
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formazione di dipendenti e imprenditori, incentrata sulle tecnologie necessarie a realizzare il paradigma 4.0 (es. big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, cyber security…).
Quali sono i requisiti d’accesso?
Possono godere delle agevolazioni fiscali, sotto forma di crediti di imposta, tutte le aziende italiane iscritte al Registro delle Imprese e operanti prevalentemente nel settore manifatturiero.
Per la prima categoria interessata – quella dei beni tecnologicamente avanzati – le imprese devono farsi rilasciare un attestato di conformità da un ente di certificazione accreditato, o richiedere una perizia tecnica a un ingegnere o perito industriale.
Per le altre due aree, invece, il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi.
Per conoscere tutti i dettagli sul Piano Transizioni 4.0, ti invitiamo a consultare la pagina dedicata sul sito del Ministero dello sviluppo economico.
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