Phishing? Non cadere nella rete!
Di cybersecurity non si parla mai troppo, e con l’estate è facile cedere alle distrazioni: tieni alta la guardia e impara a riconoscere (ed evitare) tutti i tipi di phishing.
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Tutti all’amo
Niente da fare: i cyber attacchi alle aziende continuano a crescere. Lo conferma il Rapporto Clusit 2023, che riporta 2.489 incidenti gravi a livello mondiale (di cui 188 in Italia) durante lo scorso anno, con un incremento del 21% rispetto a quello precedente.
Per il 12% di questi attacchi viene sfruttata la tecnica del phishing, una truffa che induce l’utente a fornire volontariamente importanti informazioni personali (come dati sensibili o credenziali d’accesso) cliccando su link fraudolenti all’interno di e-mail o SMS dall’aspetto autentico.
Tanti tipi di phishing
Gli hacker sfruttano il phishing nei modi più svariati. Vediamo insieme alcune delle truffe più diffuse.
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Conto sospeso.
L’hacker si finge una banca e ti comunica che il tuo conto è stato temporaneamente sospeso a causa di attività insolite: per riattivarlo, ti viene chiesto di cliccare sul link e inserire le tue credenziali d’accesso al portale bancario. Se il messaggio arriva da una banca di cui sei effettivamente cliente, contattala subito per chiedere delucidazioni. -
Autenticazione a due fattori (2FA).
Questo tipo di autenticazione richiede una doppia conferma dei dati d’accesso a un determinato account, per garantire una maggiore sicurezza. Spesso, però, gli hacker sfruttano la popolarità della 2FA per tendere delle trappole, richiedendoti di confermare la tua identità per accedere a un tuo account. -
Rimborsi fiscali.
Se un’e-mail ti avvisa che hai ricevuto denaro inatteso, ad esempio da parte dell’Agenzia delle Entrate, fai molta attenzione. La fiscalità mette a tutti un po’ di timore, ed è proprio per questo che dobbiamo dubitare il doppio di comunicazioni di questo tipo. -
Conferma d’ordine.
Gli acquisti online sono sempre più diffusi, e con essi anche gli avvisi di consegna fasulli. Messaggi che ti invitano a cliccare su un link per confermare di aver ricevuto il tuo pacco e magari pagare delle spese extra, per diffondere malware sul tuo dispositivo o ottenere le tue credenziali relative a qualche sistema di pagamento. -
Phishing sul lavoro.
Anche sul lavoro bisogna stare attenti: capita spesso, infatti, di ricevere e-mail che sembrano inviate dai dirigenti, che chiedono ad esempio di trasferire dei fondi a un cliente, ma si tratta in realtà di truffe per ottenere denaro.
Aguzza la vista
Può capitare a tutti di cadere vittima di phishing, ma spesso l’attenzione è l’arma più potente. La maggior parte delle volte, infatti, la trappola è ben evidente: basta fare caso ad alcuni dettagli che dovrebbero subito farci sorgere leciti sospetti. Ecco a cosa stare attenti:
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stranezze nell’indirizzo del mittente (puoi anche cercarlo su Internet per vedere se altri utenti l’hanno già segnalato);
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messaggio scritto male, con errori di battitura o frasi sgrammaticate;
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stranezze nell’URL su cui si richiede di cliccare, a livello di ortografia, di corrispondenza con il mittente dell’e-mail o di preview (puoi vederla con il mouseover);
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stranezze nel logo, a livello di proporzioni e risoluzione.
In caso di dubbi, prima di commettere errori contatta l’azienda che ti ha presumibilmente inviato il messaggio. E ricordati che, per proteggerti al meglio, è sempre bene fare backup frequenti e cambiare periodicamente le password di tutti i tuoi account.
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