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27/11/2019

Le nuove E-Sim disponibili in Italia per il mercato consumer

Cosa sono e come funzionano

GSMA, ente commerciale che rappresenta gli interessi degli operatori di rete mobile in tutto il mondo, sin dal 2010 aveva avviato una serie di discussioni sulla possibilità di attivare l'utilizzo di una versione di schede SIM basata esclusivamente su un'implementazione software.

Le eSIM sono già note nel vecchio continente perché la Commissione Europea ne ha disposto l'obbligo di utilizzo sui veicoli di nuova omologazione (vedere questo articolo ufficiale). L'obiettivo è quello di disporre una tempestiva chiamata automatica al numero unico di emergenza 112 in caso di incidente.

Le eSIM debuttano però ufficialmente oggi in Italia (questi gli operatori che supportano le eSIM fuori dal nostro Paese) anche per gli utenti normali con TIM che ne ha iniziato la commercializzazione presso i suoi negozi fisici.
Acronimo di embedded SIMle eSIM dispensano l'utente dal dover inserire nello smartphone o in un qualunque altro dispositivo mobile una SIM tradizionale, in plastica e dotata di microchip.

Basta infatti acquistare la eSIM, inquadrare il codice QR stampato su di essa servendosi della fotocamera dello smartphone e seguire le istruzioni sullo schermo del telefono.

Al termine della procedura ci si troverà con uno smartphone che è in grado di inviare e ricevere telefonate/SMS, navigare sulla rete dati senza mai aver aperto lo slot per l'inserimento di una SIM fisica.
I possessori di un iPhone XS, iPhone XS Max, iPhone XR e modelli successivi, possono così finalmente attivare il supporto dual SIM. Il dispositivo di casa Apple è infatti in grado di gestire contemporaneamente sia la SIM fisica inserita in precedenza, sia l'utilizzo del secondo operatore di telefonia mediante eSIM.

Analoga operazione può essere posta in essere per introdurre il supporto dual SIM sui dispositivi Android che non lo prevedono. C'è però un "ma": ad oggi sono ancora pochi i produttori di smartphone che integrano il supporto eSIM sui rispettivi dispositivi: oltre ai "melafonini" ricordiamo i Google Pixel e il nuovo Motorola RAZR.

In futuro potrebbe registrarsi un graduale passaggio al meccanismo delle eSIM. I vantaggi per i produttori di smartphone e dispositivi mobili in generale consiste nella possibilità di progettare e realizzare prodotti ancora più compatti e sottili, capaci di offrire una maggiore resistenza all'immersione in acqua.

Inoltre, l'utilizzo delle eSIM faciliterà il passaggio di un'utenza da un dispositivo all'altro: provando ad attestare la stessa eSIM su un secondo device, questo ne assumerà il controllo.

Le eSIM sono poi una grande comodità per coloro che si trovano spesso a lavorare o comunque a gestire dispositivi per l'Internet delle Cose (IoT) che debbono restare costantemente connessi alla rete dati. Ogni dispositivo, grazie a una nuova eSIM, può virtualmente diventare non solo dual SIM ma anche "multi SIM".

Per ovvi motivi, le eSIM stanno cominciando a imporsi sugli smartwatch dotati di funzionalità telefoniche.

Va detto, inoltre, che ladri e malintenzionati sono spesso soliti rimuovere la SIM dal dispositivo mobile altrui. Con la eSIM, l'utenza del legittimo proprietario sarà sempre attiva per default sul dispositivo perso oppure indebitamente sottratto.

Sul versante degli operatori di telecomunicazioni, l'adozione delle eSIM permetterà dei risparmi (si pensi al taglio di costi derivante dalla riduzione del numero di SIM tradizionali prodotte) ma, allo stesso tempo, potrebbe facilitare la migrazione da un fornitore all'altro perché gli utenti non dovranno più neppure attendere la ricezione di una scheda SIM fisica per concludere la portabilità.
A questo proposito, infatti, va detto che le eSIM sono identiche rispetto alle schede che tutti conosciamo e utilizziamo: sono infatti dotate di un codice ICCID univoco utilizzando il quale si potrà avviare, in qualunque momento, la portabilità del numero verso un altro operatore.
I numeri di telefono collegati alle eSIM, quindi, non si perdono e possono essere migrati tra eSIM o verso SIM di tipo tradizionale.

In precedenza abbiamo detto che per attivare una eSIM basta acquisire un QR code predisposto dall'operatore di telecomunicazioni.
In alternativa si può inserire manualmente l'indirizzo del server SM-DP+ (Subscription Manager Data Preparation) e il codice di attivazione altrettanto forniti dal provider.
Il server SM-DP+ è il luogo in cui sono generati i profili dell'abbonato; l'applicazione LPA (Local Profile Assistant) in esecuzione sul dispositivo client dell'utente si occupa di acquisire il profilo e di caricarlo nel microchip eUICC (embedded Universal Integrated Circuit Card) in forma crittografata.
Va sottolineato che il chip eUICC è in grado di memorizzare in contemporanea più profili SIM con una capacità di 512 KB contro i tipici 128 KB delle SIM tradizionali più recenti. In questo modo si può passare rapidamente da una eSIM all'altra e quindi dalla rete di un operatore a quella di un altro.

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Fonte: https://www.hdblog.it/samsung/speciali/n513182/esim-guida-come-funziona-prezzo-tim/

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