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19/07/2023

Quando ChatGPT non è così “intelligente”...

A tutti capita di sbagliare, persino a un’Intelligenza Artificiale! ChatGPT può essere uno strumento utilissimo, ma è importante comprenderne i limiti per utilizzarlo davvero al meglio.

Intelligenza artificiale, consapevolezza umana

Negli ultimi anni, l'Intelligenza Artificiale ha fatto passi da gigante nel campo della comunicazione e dell'interazione umana, diventando un tema caldo in ambito tecnologico e non solo. Per questo te ne abbiamo già parlato, consigliandoti anche 5 tool semplici da utilizzare per toccare con mano le potenzialità dell’IA.

Uno di questi tool - forse il più celebre - è ChatGPT, un'app sviluppata da OpenAI che sfrutta l'Intelligenza Artificiale per offrire conversazioni naturali e interattive con un chatbot sofisticato. Viste le sue immense possibilità di applicazione anche nella vita quotidiana, ha da subito suscitato l’interesse di moltissimi. Tuttavia, è fondamentale essere consapevoli delle sue limitazioni per gestire le aspettative e utilizzarlo in modo appropriato.

Allora andiamo un po’ più a fondo: analizziamo alcuni dei problemi che ti può capitare di riscontrare quando utilizzi ChatGPT e capiamo insieme come trarre il massimo da questa app di IA.

Quali sono i limiti di ChatGPT?

Nonostante le sue incredibili potenzialità, attualmente questo tool presenta alcune limitazioni e può commettere degli errori. Ad oggi, infatti, ChatGPT…

  1. Non può accedere a Internet.
    ChatGPT non può ancora accedere alla rete per dare informazioni in tempo reale. Quindi non ha dati aggiornati, perché attinge esclusivamente da un archivio fermo al passato - precisamente al settembre del 2021, in questo momento.

  2. Potrebbe dire cose insensate.
    ChatGPT risponde alle domande basandosi sul proprio sistema interno, senza un vero “pensiero”. Le sue risposte, quindi, possono essere irrilevanti o prive di senso.

  3. Ha una conoscenza limitata.
    Anche se può attingere da un archivio ricchissimo, ChatGPT non conosce tutto: potrebbe non essere in grado di rispondere a domande riguardo a sviluppi recenti in un determinato campo, e dare quindi risposte errate o incomplete.

  4. Non ha emotività.
    ChatGPT scrive in modo formale e senza espressioni di colore, non riesce a trasmettere emozioni o utilizzare sfumature linguistiche. In poche parole, è un’Intelligenza Artificiale che manca di intelligenza emotiva. 

  5. È vittima dei pregiudizi.
    Ci sono tante valide preoccupazioni riguardo i possibili pregiudizi intrinseci in ChatGPT. Questi derivano dai dati usati in fase di addestramento, dai creatori di questi set e dalla capacità del tool di apprendere nel tempo. Attingendo da database reali e non controllati, infatti, questi tool di IA rischiano di perpetrare le ideologie culturali, razziali e di genere dominanti.

  6. Non sa risolvere problemi matematici complessi.
    ChatGPT è in grado di risolvere semplici problemi di matematica, ma fallisce con equazioni complesse o impiega molto tempo per trovare una soluzione precisa.

  7. Sa gestire solo input di lunghezza limitata.
    ChatGPT non sa rispondere efficacemente a lunghi input di testo, come storie o romanzi. L’output potrebbe essere quindi limitato non solo in termini di lunghezza, ma anche di completezza.

  8. Non sa eseguire più attività contemporaneamente.
    ChatGPT può rispondere a una singola richiesta alla volta. Fare più richieste contemporaneamente può portare il tool a dare risposte irrilevanti o addirittura a commettere errori.

  9. Potrebbe aver bisogno di una messa a punto.
    Le risposte di ChatGPT possono richiedere adattamenti e riformulazioni per essere più appropriate al contesto. 

Un assistente, non un sostituto

ChatGPT è uno strumento sicuramente straordinario, ma è importante saperne fare un uso sapiente. L’ideale è usarlo per affiancare le nostre attività, controllando puntualmente i feedback, e non delegare tutto alle risposte che ci vengono fornite. Solo così possiamo evitare di commettere errori anche molto gravi.

Con il progresso tecnologico, probabilmente, la maggior parte di queste criticità verranno superate nel giro di qualche anno, o addirittura qualche mese, e ChatGPT diventerà sempre più affidabile e completo. Fino ad allora, però, dobbiamo ricordarci di valutare criticamente le sue risposte e metterle a punto per adattarle al contesto che desideriamo.

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